landing page efficaci

Lo so… ve lo state chiedendo da un po’: ma che cos’è una Landing Page?
E soprattutto, perchè tutti parlano di Landing Page efficaci?

Proviamo a dare una definizione “definitiva”?

Se vogliamo tradurre letteralmente, Landing Page significa “pagina di atterraggio“.
Quindi, potremmo dire che si tratta di pagine con una costruzione specifica che hanno lo scopo di portare l’utente che ci “atterra” (in genere dopo aver cliccato su un link o una pubblicità) a compiere un’azione prestabilita. Vengono diffusamente utilizzate per chiedere di sottoscrivere una newsletter, compilare un form di contatto, acquistare un prodotto, e chi più ne ha più ne metta.

Qualcuno fa una distinzione tra Landing Page e Squeeze Page(*), ma è una sottigliezza per addetti ai lavori che spesso porta solo a fare confusione, distogliendo l’attenzione dall’obiettivo per cui ci servono delle Landing Page efficaci.

Gli elementi necessari per delle Landing Page efficaci

Proviamo ad affrontare ora la struttura “ottimale” che compone una landing page, individuando gli elementi da inserire, ma anche quelli da ottimizzare.

1 – TITOLO, URL E META DESCRIPTION: OTTIMIZZIAMOLE SEO!

Primissima operazione (e forse anche la più delicata) è identificare le parole chiave che vogliamo usare per farci trovare sui motori di ricerca. Quindi ottimizziamo con la SEO il titolo, l’URL e la meta description per aggiudicarci un buon posizionamento nelle ricerche organiche effettuate dagli utenti a cui ci rivolgiamo.

2 – L’HEADLINE: USIAMO TITOLI EFFICACI

Il titolo è il punto focale di una landing page, in media viene letto 5 volte di più rispetto al resto del testo, per questo deve attirare l’attenzione e invogliare l’utente a continuare la lettura.
Se ipoteticamente abbiamo a disposizione un budget di 1$ per promuovere una campagna, il titolo rappresenta l’80% del nostro investimento.

“Una volta scritta la headline, avrete speso 80 centesimi del dollaro di cui disponete. Se non riuscite a fare un’efficace azione di vendita già dall’headline, avrete buttato dalla finestra l’80% del budget”.

David Ogilvy

Per creare una Headline in grado di catturare l’attenzione è necessario porsi queste domande:

  • a cosa serve il mio prodotto o servizio?
  • quale vantaggio apporta al mio cliente?
  • qual è la domanda che il mio cliente si pone di cui il mio prodotto è la risposta?

Quando sarai riuscito a rispondere a queste domande (sembra semplice ma non lo è!), dovrai elaborare il titolo in modo conciso e secondo una di queste forme:

  • come slogan;
  • come una domanda (ad esempio: Vuoi scoprire come creare una landing page efficace?)
  • come una (finta) citazione (ad esempio: Svelati i segreti per creare landing page che funzionano)
3 – SOTTOTITOLO: PAROLA D’ORDINE SINTETIZZARE

Se abbiamo fatto un buon lavoro con la nostra Headline, il lettore proseguirà passando al sottotitolo. È importantissimo che sia chiara fin da subito la nostra offerta: quindi il sottotitolo dovrà spiegarla in modo semplice e soprattutto sintetico, spingendo l’utente a convertire.

4 – CALL-TO-ACTION E/O CONTACT FORM: SCEGLIAMOLI CON ATTENZIONE

La Call-to-Action è l’invito a compiere un’azione, di solito tramite un bottone che l’utente deve cliccare, mentre il Contact Form è il modulo per la raccolta di dati.
Normalmente il primo viene impiegato per fornire demo gratuite di un servizio, magari per un periodo limitato.
Il secondo invece serve per l’effettiva raccolta dei dati, e può variare in base alle nostre necessità: per inviare l’estratto del nostro e-book mi bastano nome, cognome e indirizzo e-mail; se devo fornire una consulenza, potrebbero servirmi anche l’indirizzo (per individuare il commerciale di zona) ed il numero di telefono.
Non esagerare chiedendo più di quello di cui hai effettivamente bisogno, statisticamente più informazioni chiedi, meno la tua landing page converte.
L’importante è riuscire a raccogliere tutti gli elementi che ci servono per fornire correttamente il servizio/prodotto.

5 – ELENCHI PUNTATI: USIAMOLI CON MODERAZIONE

Un buon Copywriting è importante, ma i “bullet point” sono ottimo strumento per focalizzare l’attenzione e sintetizzare concetti, così possiamo scegliere di impiegarli al posto di un eventuale breve testo, ma a patto di non farci prendere troppo la mano! Manteniamoli tra i 3 e i 7, puntiamo sulle caratteristiche ma soprattutto sui benefici che possiamo dare ai nostri clienti.

6 – TESTIMONIAL E TRUST BUILDING: MIGLIORIAMO LA NOSTRA REPUTAZIONE

I Testimonials sono coloro che hanno provato il tuo prodotto o servizio e ne danno una testimonianza, mentre i Trust Building sono elementi che danno credibilità a un prodotto, un servizio o un consulente come i loghi dei brand con cui si ha collaborato.

Fate attenzione a chi inserite, perché per funzionare e rendere le Landing Page efficaci, Testimonials eTrust Buildings devono avere queste caratteristiche:

  • devono essere percepiti come credibili: l’utilizzo di video testimonials, di foto, di link a siti o profili Facebook avvalora l’attendibilità del tuo testimonial, così come brand famosi e riconoscibili aumentano la tua credibilità;
  • devono essere in target con il tuo cliente: se il tuo cliente lavora nel web marketing, i testimonial dovranno appartenere al settore.
7 – IMMAGINI: FONDAMENTALE CHE SIANO COERENTI

Le Landing Page efficaci e di maggior successo usano immagini che danno al lettore un’idea di quello che può aspettarsi e vanno, quindi, a completare l’offerta stessa.
E’ veramente importante che si scelgano immagini professionali e buona qualità, perché mai come al giorno d’oggi siamo bombardati da pubblicità e stimoli visivi che ci hanno abituato a standard molto elevati: basti pensare che mentre facciamo zapping comodamente seduti sul divano in una frazione di secondo riusciamo a distinguere un film di Hollywood da una soap opera sudamericana.
Quindi se vendiamo un servizio possiamo anche appoggiarci alle banche dati di immagini stock, mentre se vendiamo un prodotto meglio investire in un servizio fotografico professionale.
La cosa veramente importante è evitare l’utilizzo di immagini non attinenti ma soprattutto che non riflettono quello che l’utente sta per ricevere.

TESTIAMOLA, OTTIMIZZIAMOLA E SEGUIAMOLA!

Ora che abbiamo una visione chiara di quelli che possono essere tutti gli elementi che compongono delle Landing Page efficaci, serve precisare che non tutti devono per forza essere presenti.
Scegliamo con cura quelli che ci servono anche in base ai dati che abbiamo a disposizione e che effettivamente possono dare un valore aggiunto: inutile inserire a tutti i costi dei testimonial se non sono credibili o in target.

Una volta impostata, è arrivato il momento di mettere alla prova la nostra nuova Landing Page:

  • La prova dei 5 secondi: guardiamola attentamente mettendoci nei panni di un ipotetico utente, se dopo che osserviamo la pagina per 5 secondi non riusciamo ancora a capire di cosa tratti, quale sia l’offerta e come ottenerla, allora ci sarà bisogno di apportare delle modifiche. Continueremo così, finché la pagina non passerà il test dei 5 secondi.
  • Responsive: sia che abbiamo usato un template, sia che l’abbiamo costruita da zero con le nostre mani, assicuriamoci che tutta la pagina sia ottimizzata per la visualizzazione da Mobile, altrimenti verremo pesantemente penalizzati nelle ricerche, vanificando il nostro duro lavoro di costruzione e di SEO per delle Landing Page efficaci!
  • Look & feel: ovvero l’unione coerente di tutti gli elementi, che in armonia influenzano il modo in cui l’utente percepisce un sito. Per esempio: anche il bottone di invio del form deve corrispondere a questo criterio perché gli utenti sono sempre più attenti e l’impiego di pulsanti generici, comuni a diversi siti, danno un’idea di bassa qualità, o peggio, di pagina ingannevole. Quindi la personalizzazione è una buona strategia.
  • Ringraziamo: ricordiamoci di impostare una pagina di ringraziamento a chi a compilato il form o acquistato il nostro prodotto! Questa operazione, oltre a dare un buon feedback al nostro utente, ci da la possibilità di tracciare al meglio le conversioni!
  • Monitoriamo: visto che lo scopo delle Landing Page efficaci è convertire, ricordiamoci di controllare le statistiche che questa genera, per capire quello che funziona oppure no ed eventualmente intervenire tempestivamente dove serve.

Infine, un consiglio un po’ banale ma che è bene ribadire, dato che spesso concentrandosi su una cosa si perde la visione d’insieme: considerando tutta la fatica che abbiamo fatto per studiare, ideare, comporre e realizzare la nostra Landing Page, usiamo lo stesso “mood” anche per pubblicizzarla, in modo che chi clicca su un link o un banner abbia subito la percezione di essere arrivato nel posto giusto. L’incoerenza genera confusione e allontana i potenziali clienti!

(*)Squeeze Page: la squeeze page è più corta e serve solo per acquisire contatti dando spesso in cambio un “contenuto gratuito”. Tipico trovare siti in cui lasciare la mail per scaricare un e-book gratuito.